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I PRIMI DELLA CAPITALE..NATI NEL 900'

lunedì 28 novembre 2011

Esse Laziali1900MCM - Il parere di Mazza su Lazio-Juve


ROMA-Sarebbe sbagliato dare alla sconfitta con la Juventus un significato superiore alla realtà dei fatti. Vero: la Lazio ha trovato sul suo cammino una squadra più forte, anzi di sicuro la migliore incontrata fino a questo momento, la più assetata di vittorie e di riscatto dopo molti anni (troppi per la Vecchia Signora) trascorsi in purgatorio ad espiare colpe di suoi dirigenti senza scrupoli. Ma l’altra sera, all’Olimpico, non c’è stata nessuna sentenza della storia. Piuttosto, gli osservatori più attenti hanno visto che a questa Lazio manca ancora qualcosina per diventare grande davvero. Questo non significa che sia condannata a un cammino nelle retrovie della classifica. Anzi, i tre punti persi contro i bianconeri potrebbero essere uno sprone per ripartire con maggiore impegno. Obiettivo: recuperare subito il terreno perduto. Il primo posto è ancora lì, a tre passi. E la Juventus, per ribadire il primato e tentare la fuga, dovrà passare domani all’esame del Napoli. Insomma, il gol-partita di Pepe ha spezzato il sogno della Lazio, ma non deve intaccarne le ambizioni. La Juve è apparsa più squadra, capace di gestire con esperienza le fasi più delicate dell’incontro, quando la pressione dei biancocelesti si faceva più insistita. Ma la Lazio poteva andare in vantaggio. L’avrebbe fatto con pieno merito se un fallo di mano nettissimo su tiro di Rocchi fosse stato visto e sanzionato dall’arbitro omonimo. E poteva pareggiare se Buffon non avesse confermato la sua grandezza (bravissimo anche Marchetti dall’altra parte) e se Hernanes non avesse colpito un palo. No, la Lazio non ha demeritato. Ha fatto quanto era nelle sue gambe. Ha attaccato prudentemente, ma senza paura, nonostante Klose stavolta non sia stato decisivo e abbia impressionato  soltanto per un paio di discese inarrestabili. Si è difesa con ordine commettendo pochi errori, anche se là in mezzo ha brillato nuovamente la stella di Diakitè, che si sta imponendo come uno dei più forti difensori del campionato. E’ la Juventus ad avere impressionato, per saggezza tattica e per controllo della zona centrale del campo, laddove Ledesma ha troppo sbagliato e Brocchi è stato presto costretto al forfait. Certo, a fine gara, mentre il pubblico applaudiva generosamente la squadra sconfitta che nulla aveva da rimproverarsi, i rimpianti erano molti. Hanno confortato le dichiarazioni del giorno dopo, impregnate di voglia di riscatto immediato. Il resto di sicuro lo farà Reja, che in questi due anni si è rivelato bravissimo a sbrogliare le matasse più intricate e a ridare vitalità alla squadra quando ce n’era più bisogno. Proprio come adesso. L’ideale sarebbe considerare la cessione del primato in classifica come un’opportunità, per fare la corsa su se stessa senza guardarsi alle spalle con ansia crescente. Niente tabelle, per carità. Ma il calendario prima della sosta di fine-anno lascia alla Lazio – sulla carta – notevoli margini di recupero. Quattro gare, di cui tre all’Olimpico, altrettante occasioni preziose per riprendere a vincere di fronte ai propri tifosi: Novara, Udinese e Chievo, con una sola trasferta, quella di Lecce. Si tratta di partite da cui ricavare il massimo di vittorie e di punti, soprattutto nello scontro diretto coi friulani: in palio il ruolo di squadra rivelazione. Se il sogno è sospeso, la Lazio ha la possibilità di riprendere a volare. Dipende solo da lei.

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com

Esse Laziali1900MCM - Cissè..un Bomber in cerca di goal...


ROMA- Djibril Cissè,un leone in pieno letargo o in via d estinzione fate voi..verrebbe ironicamente da dire questo guardando lo score,abbastanza anomale del Bomber francese,un giocatore abituato a segnare 15-20 goal l anno,un giocatore che probabilmente ancora non si è ambientato completamente nel campionato nostrano..un attaccante che probabilmente doveva essere inserito subito nel secondo tempo e non negli ultimi 25 minuti di gara..non sappiamo cosa possa girare nei pensieri di Cissè,certamente la Lazio si aspettava il Bomber,quel Bomber che con il Panzer avesse diviso goal su goal,invece guardando lo score si nota come il Panzer sia tornato Bomber e decisivo come negli anni migliori del tedesco e come invece il francese sia in netta involuzione rispetto alle esperienze passate,soprattutto in grecia...certamente questa sua astinenza dal goal ora comincia a far pensare non solo i Tifosi della Lazio ma anche la dirigenza Laziale..le qualità di cissè nessuno le mette in dubbio,però alla Lazio servono i goal,e quei goal non possono arrivare solamente da Klose...che possa clamorosamente andare via a Gennaio?sarebbe abbastanza clamoroso,visto che Djibril sbarcò a roma "solamente" questa estate con l intento di fare grande la Lazio..sin'ora nelle sue prestazione,buone gare condite da assist decisivi..ma quei assist devono arrivare da altri giocatori,non da Cissè..il francese vuol tornare goleador,ma la Lazio non lo aspetterà in eterno...le sue parole dopo la sconfitta con la juve  "Non ho dormito per la sconfitta, ma ora pensiamo al Vaslui"

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com

Esse Laziali1900MCM - Brocchi tiene in ansia il centrocampo della Lazio..


ROMA- Allarme Brocchi..il centrocamposta Laziale si è infortunato sabato sera durante Lazio-Juve.
Una forte contusione che però dovra essere confermata o meno dalla Paideia..nel centrocampo Biancoceleste in assenza di Mauri e Matuzalem,Brocchi diventa indispensabile..Reja può utilizzare Cana al suo posto,ma l albanese sembra ancora non si sia ben abituato alla nuova realtà italiana e viene considerato di conseguenza una secondo scelta che però dovrà essere utilizzata per forza di cose se Cristian non ce la dovesse fare..il centrocampista Sabato voleva rientrare anche in campo nel secondo tempo,quindi si presume che la contusione possa risolversi prima di Giovedi..Reja farà turnover probabilmente,mantenendo però un livello alto di squadra,anche perche da Vaslui passerà la qualificazione alla fase eliminatoria e soprattutto perche lunedi con il Novara ancora allo stadio Olimpico,c'è un campionato Laziale da far ripartire.

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com

Esse Laziali1900MCM - Tommaso Rocchi"Non siamo stati inferiori. Penso di essermi reso pericoloso"


ROMA- una gara persa di misura,una gara persa per un unico,diremmo maledetto errore difensivo commesso dalla squadra Biancoceleste in tutti i 90 minuti complessivi di gara..una partita giocata bene nel primo,ottimamente nel secondo..una Lazio sfortunata e danneggiata in quella mano di Barzagli che,sabato sera fa tornare i fantasmi di una compagine,quella Bianconera,che vinceva per qualche aiuto arbitrale di troppo.
La Lazio ha giocato un buon calcio Sabato,un calcio tecnico,maschio,ma purtroppo questo non è bastato contro una Juventus forse più cinica in quell unico episodio che poi l ha portata alla vittoria.La squadra Biancoceleste non ne esce assolutamente ridimensionata,anzi ne esce fuori con la consapevolezza di essere una grande squadra e con consapevolezza soprattutto che le prossime tre gare,Novara,Lecce e Udinese e 2 su tre si disputeranno allo stadio Olimpico serviranno alla Lazio per ripartire e per assestarsi li nelle prime tre posizioni di campionato aspettando un mercato a Gennaio che si preannuncia da grandi nomi..Tommaso Rocchi dopo la gara con la Juve,ha parlato della gara giocata dalla Lazio e della sua prestazione,una buona prestazione a cui è mancato solamente il goal  "Non siamo stati inferiori. Penso di essermi reso pericoloso"

Fonte : Esse Laziali1900MCM Blogger.com

domenica 27 novembre 2011

Esse Laziali1900McM - Corsi e ricorsi storici: la Juve e certi episodi che si ripresentano... Ma questa è una Lazio che deve sognare


ROMA-Corsi e ricorsi storici, ne parlava Giambattista Vico nel XVIII secolo. S’intenda che la storia non vive di un progresso continuo, ma ripresenta situazioni e avvenimenti in fasi molto simili tra loro. La ricorrenza di situazioni e il ripetersi di esse, una costante nella storia dell’uomo: “historia se repetit”, sia tra i singoli che nella collettività. E, sembrerà un po’ azzardato, anche il calcio fa parte della pluralità, della vita umana nell’epoca moderna. Il calcio, la squadra del cuore, la Lazio in particolare. Una Lazio che, oggi, si trova a fare i conti con una sconfitta amara, maturata dopo una partita giocata ad armi pari. Una squadra, quella biancoceleste, che si trova a combattere con l’aspro sapore del rimpianto. Sì, Hernanes e compagni ci hanno messo del loro fallendo occasioni da gol e facendosi beffare da un contropiede portato avanti da soli due giocatori avversari, ma siccome la vita e il calcio vivono anche –se non soprattutto- di episodi, allora ecco che Reja se la deve vedere con la storia che torna a presentare un conto sempre uguale e ogni volta più duro da accettare. Perché quando al 30’ del primo tempo, Tommaso Rocchi provava il pallonetto su Buffon che, ormai a terra venia scavalcato dal pallone, tutto l’Olimpico era pronto a gridare al gol ma una mano galeotta di Barzagli deviava in angolo la sfera. Se si analizza l’episodio, è facile capire che volontario o meno (e il difensore sembra cercare la palla con la mano) il tocco è decisivo e crea un danno alla Lazio. Danno procurato, fallo di mano che in certi casi (ce lo hanno spiegato l’anno scorso dopo i derby e i falli di Lichtsteiner) non contempla neanche il fattore della volontarietà. Rigore ed espulsione, sarebbe dovuta andare così. Non è andata perché l’arbitro Rocchi non ha visto e neanche il guardalinee (in posizione ottimale) è riuscito a carpire l’episodio. Corsi e ricorsi storici perché poi segna Pepe e al laziale torna in mente lo scorso 2 maggio, quando Chiellini stese Floccari in area sullo 0-0, prima che proprio l’ex Udinese scrivesse il finale più amaro per l’Olimpico. Sette mesi fa era Mazzoleni l’arbitro disattento, ieri è stato Rocchi. Pepe, poi, ha fatto il resto. La Juve, c’è da ammetterlo, è squadra forte, compatta, con individualità di spessore (vedi Pirlo, Buffon, Marchisio, Matri, Vucinic e Vidal) ha vinto giocando una partita tosta, di personalità. Ha vinto, certo, ma non l’ha fatto in modo del tutto limpido. Semplicemente perché quel rigore è talmente solare da fare ombra alla vittoria bianconera. Non è la prima volta che la Juventus va via da Roma lasciando una scia di polemiche. Come dimenticare la rincorsa biancoceleste alla vetta, frustrata per “quel pallone che va verso la mano di Iuliano e non viceversa” nella stagione 97/98.  Non temano, però Reja e i suoi. Quella vista ieri è stata una Lazio gagliarda, che ha giocato alla pari contro una Juventus forte. Meritavano il pari Klose e compagni, privi della loro coppia centrale titolare e di un Mauri sempre decisivo negli equilibri del centrocampo. Non disperi il fantastico pubblico laziale accorso ieri, in massa, allo stadio. Questa è una squadra da vertice, perché tiene testa a tutti anche quando il vento soffia forte in senso contrario: perché prima o poi finiranno gli infortuni e la squadra giocherà al completo e allora sarà un gran bel vedere. I tifosi rimangano accanto ad una squadra che ha bisogno di un appoggio costante come quello di ieri sera, perché per volare è necessaria unità. Adesso si va in Romania, c’è una qualificazione da conquistare e una competizione da onorare. Perché la Lazio l’Europa ce l’ha, ha una settimana piena ma affascinante. Perché sì, le energie che se ne vanno, ma quanto è bello vederla in giro per il Vecchio Continente.

Fonte : Esse Laziali1900McM Blogger.com

Esse Laziali1900MCM - La Lazio e il tabù Olimpico...


ROMA- Lazio corsara in trasferta,ma poco cinica in casa..potremmo definirla cosi la lazio di questo inizio di stagione,una Lazio che gioca bel calcio e che in alcuni momenti diventa estremamente irresistibile,una Lazio che però con la sconfitta,non meritata,in termini di equilibro di gara,con la Juve,dimostra ancora una volta che l Olimpico deve ancora pienamente svegliari.
due sole vittorie in 6 gare,un pò poco per una squadra che ha il giusto potenziale tecnico per assestarsi nelle zone nobili della Serie A..gli scudetto e i grandi campionati si costruiscono con le vittorie in casa..la Lazio questo ruolino sembra averlo invertito con le gare in trasferta avendo uno score di 4 vittorie e due pareggi in sei gare..la Lazio fuori casa mette in mostra insieme alle grandi qualità tecniche e fisiche che la rosa di Reja fornisce in campo,un carattere che in casa si è visto solamente al derby e sabato contro la Juve.
La Lazio può e deve risvegliare lo stadio Olimpico,il campionato è ancora molto lungo,le posizioni di testa sono ancora li,la Lazio è quarta in classifica, il potenziale della squadra e dei singoli permette alla Lazio di reja di recuperare i 3 punti persi con la Juve sabato...le prossime tre gare in campionato diranno se questa Lazio sa smaltire,subito,sconfitte di questo tipo ma noi pensiamo che con una cornice di pubblico come quella di Sabato sera e con una rosa molto forte,costruita quest'estate dalla società Biancoceleste per vincere subito,il rilancio della prima squadra della capitale non si farà attendere molto e ripartirà subito dalla gara casalinga,la seconda consecutiva contro il "piccolo" Novara

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sabato 26 novembre 2011

Esse Laziali1900McM - Il parere su Lazio-Juve di Furio Focolari

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ROMA-Quella di questa sera è una partita da vincere senza se e senza ma. Certo, so benissimo che la Juventus del nuovo corso è una signora squadra con il centrocampo più forte del campionato, ma proprio per questo si deve battere. E’ questo il momento giusto per dimostrare a se stessi, ai propri tifosi e a quegli scettici del Nord (quelli che Ledesma ha chiamato “gufi”), che la Lazio quest’anno non scherza e che vuole gareggiare per il traguardo massimo. Solo vincendo questa partita si potranno zittire gli scettici, altrimenti si rientrerà nella banalissima normalità e, molto probabilmente, si cominceranno a cercare tutte le scuse e le attenuanti del mondo.
Personalmente mi sono stancato di parlare di rigori non concessi o di fuorigioco segnalati a sproposito. Una squadra che sa di essere forte e ha la consapevolezza di poter battere l’avversario di turno, deve riuscirci senza cercare alibi. Se dovessero negarti un rigore evidente (sul tipo di quello non concesso lo scorso anno per il fallaccio di Chiellini ai danni di Floccari), non è proprio il caso di piangersi addosso, cercando chi sa quali congiure di Palazzo. Se sei veramente una squadra forte e consapevole dei tuoi mezzi, continui a giocare sui tuoi ritmi e prima o poi il gol lo fai. I rimpianti sono sempre degli sconfitti e i piagnistei, anche se vengono da giusti rilievi, lasciano tanto amaro in bocca a chi li fa e tantissima “goduria” a chi li provoca. Comunque sarebbe meglio evitarli e per farlo forse basterebbe giocare una grande partita.
Sì, una grande partita, perché la squadra biancoazzurra in questo momento non è al massimo della condizione e deve fare i conti con alcuni infortuni eccellenti. L’assenza di Dias è devastante, ma a pesare di più forse è la precarietà del centrocampo che non può contare più su Mauri e non riesce mai a fare affidamento su Matuzalem. Rinunciare contemporaneamente a due “colossi” di un solo reparto non è cosa semplice, anche se per il momento Reja lo sta facendo con ottimi risultati. Dall’altra parte, invece, la Juventus ha un organico quasi al completo e delle alternative molto valide. Però quella bianconera è una squadra che non brilla in trasferta, anche se i risultati li ha fatti: due pareggi striminziti a Catania e a Verona con il Chievo, una vittoria fortunosa (1-0) a Siena e una buona vittoria a Milano contro una Inter però ancora imballata.
Per battere la Lazio, che ha incassato solo tre gol nelle ultime sei partite e che ha Marchetti imbattuto da oltre trecento minuti, serve una Juventus superiore a quella vista fino ad ora in trasferta. Di contro però anche la Lazio casalinga che abbiamo visto fino ad oggi, quella incerta e balbettante che ha giocato contro Genoa, Palermo e Parma, non può bastare per battere la Juventus. Ecco perché servirà una grande partita. E non basterà affidarsi a Klose o ad Hernanes. Bisognerà giocarla con intelligenza schierando un centrocampo compatto e organizzato da opporre a quello juventino, che è il più forte del campionato. Ma soprattutto si dovranno presidiare con attenzione le fasce laterali perché è proprio in quel settore del campo che Conte di solito costruisce le sue vittorie.

Fonte: Esse Laziali1900McM Blogger.com